Considerazioni sui recenti sviluppi del mercato (al di là delle conseguenze per le aziende tecnologiche)
Alcune considerazioni sulla situazione attuale dei mercati finanziari al di là delle conseguenze per le società tecnologiche:
- la difficoltà di ottenere una “soft landing” quando si alzano i tassi di interesse a ritmi record, partendo da livelli vicini allo zero o negativi e ritirando contemporaneamente liquidità dal mercato attraverso il “quantitative tightening” delle Banche centrali;
- la necessità di monitorare attentamente la liquidità come fattore chiave per valutare la qualità difensiva della politica di investimento, considerando il rischio di altri shock di liquidità in settori ad alto indebitamento e valutazioni elevate;
- il rischio che l’attuale crisi sia una “duration crisis” piuttosto che una crisi del credito, con conseguenze sulla gestione del rischio e sulla costruzione del portafoglio;
- la sfida per le Banche Centrali di gestire la politica monetaria in un contesto di inflazione crescente e di volatilità dei tassi d’interesse;
- la pressione sul livello di patrimonializzazione delle istituzioni finanziarie, “in primis” le banche, la sfida per gli utili delle aziende a causa degli effetti dell’inflazione sui costi (finanziamento, materie prime e personale) e, infine, la compressione dei multipli dovuta ai tassi d’interesse più elevati.
Alla luce di queste considerazioni, un gestore dovrebbe stare molto attento a diversificare il portafoglio di investimenti, cercando di minimizzare il rischio di esposizione a settori ad alto indebitamento e valutazioni elevate. Inoltre, monitorerebbe da vicino la liquidità degli strumenti finanziari , prendendo decisioni tempestive in caso di shock di liquidità. Risulta molto importante la gestione del rischio, e cercare di limitare la durata media dei titoli di stato, bilanciando il portafoglio con strumenti di copertura per proteggere il portafoglio dagli effetti dell’inflazione sui costi di finanziamento e del personale. Infine, monitorerebbe da vicino l’andamento dei tassi di interesse e le politiche monetarie delle Banche centrali, tenendo conto delle conseguenze sulla volatilità dei mercati finanziari e sulla performance degli strumenti di investimento.
La crisi del 2023, si può supporre, essere una “crisi da duration”, contrariamente alla crisi finanziaria del 2008, che è stata una crisi del credito. In particolare, viene evidenziato come l’aumento dell’inflazione abbia conseguenze disastrose sulla gestione del rischio e sulla costruzione del portafoglio, in quanto gli investitori hanno modellato il loro comportamento in base a 40 anni di trend discendente dell’inflazione legato alla globalizzazione, alla crescita economica e alla deflazione esportata dalla Cina. Ciò pone una sfida significativa per le Banche centrali, in quanto l’aumento dell’inflazione potrebbe rendere difficile per loro guidare la politica monetaria senza fare aumentare la volatilità dei mercati finanziari.
Di seguito il grafico dell’andamento del MOVE. Il cosiddetto “indice della paura” del mercato obbligazionario USA.
Per affrontare la situazione attuale, le Banche centrali europee, in particolare la BCE, potrebbero adottare diverse politiche. Ad esempio, potrebbero continuare a mantenere i tassi di interesse bassi e adottare politiche di allentamento quantitativo per fornire liquidità al mercato, anche se questo potrebbe aumentare l’inflazione e l’instabilità dei mercati. Un’altra possibile soluzione potrebbe essere quella di aumentare i tassi di interesse, ma in modo graduale e controllato per evitare bruschi cambiamenti eccessivi nel mercato. Tuttavia, quest’ultima scelta potrebbe rallentare l’economia e creare difficoltà per le imprese che dipendono dal finanziamento a basso costo, aumentando il rischio di recessione.
In ogni caso, la situazione attuale richiede una gestione equilibrata e una cooperazione internazionale tra le Banche centrali, gli investitori e le autorità di regolamentazione per minimizzare gli effetti negativi sulla stabilità del mercato e dell’economia nel lungo termine.