Economia Americana – Aprile/Maggio 2023
Osservazioni del consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan
- 27 Aprile 2023
Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha discusso della politica economica internazionale degli Stati Uniti, concentrandosi sull’impegno del Presidente Biden a integrare la politica interna e quella estera. Le sfide da affrontare comprendono una base industriale svuotata, l’adattamento alla concorrenza geopolitica e di sicurezza, la gestione della crisi climatica e la lotta alle disuguaglianze. Gli Stati Uniti stanno perseguendo una moderna strategia industriale e di innovazione che promuove catene di approvvigionamento globali diversificate e resilienti, stabilisce standard elevati per il lavoro e l’ambiente e impiega il capitale per fornire beni pubblici come il clima e la salute.
Sullivan spiega che la moderna strategia industriale americana prevede l’identificazione di settori specifici che sono fondamentali per la crescita economica, l’impiego di investimenti pubblici mirati in queste aree e la possibilità per le imprese americane di innovare, scalare e competere. La strategia mira a costruire capacità, resilienza e inclusione in patria e con i partner all’estero, garantendo una classe media americana forte e vivace e maggiori opportunità per i lavoratori di tutto il mondo.
Per sfatare l’idea che i partenariati più importanti per l’America siano solo quelli con le economie consolidate, gli Stati Uniti stanno dimostrando la loro cooperazione con partner come India, Angola, Indonesia e Brasile su diverse questioni. L’Amministrazione Biden si sta muovendo oltre i tradizionali accordi commerciali verso nuovi partenariati economici internazionali innovativi incentrati sulla risoluzione delle sfide fondamentali del nostro tempo, come la creazione di catene di approvvigionamento diversificate e resilienti, la mobilitazione di investimenti pubblici e privati per una giusta transizione energetica pulita e il rafforzamento delle tutele per il lavoro e l’ambiente.
Sullivan prosegue parlando dell’impegno degli Stati Uniti nell’affrontare le difficoltà di indebitamento dei Paesi vulnerabili, compresa la necessità che la Cina si faccia avanti come forza costruttiva nell’assistere questi Paesi. Sottolinea inoltre l’importanza di proteggere le tecnologie fondamentali con misure ad hoc che non si rivolgono alle economie emergenti, ma piuttosto a una fetta ristretta di tecnologia e a un piccolo numero di Paesi intenzionati a sfidare militarmente gli Stati Uniti. L’obiettivo finale è creare un sistema economico internazionale che funzioni per tutti, dando spazio ai partner di tutto il mondo per ripristinare i patti tra i governi e i loro elettori e lavoratori, costruendo al contempo nuove norme che ci permettano di affrontare le sfide poste dalla tecnologia avanzata e dalla sicurezza nazionale.
Questo intervento conferma, quindi, la nuova linea di politica economica statunitense (il “re-shoring” preconizzato da Janet Yellen) che punta a riportare negli Stati Uniti parte delle attività manifatturiere delocalizzate nel corso degli ultimi anni, con le potenziali conseguenze che abbiamo provato a immaginare nel nostro articolo del 24 marzo 2022.
FONTE ORIGINALE: Articolo Originale